La pasticceria Tiri nasce nel 1957 ad Acerenza, in provincia di Potenza, un piccolo borgo di poco più di duemila anime. Da tre generazioni il forno di famiglia non si è mai spento, e la tecnica non ha mai ceduto il passo alla tecnologia. “Qui i lievitati si fanno ancora come cento anni fa, uno ad uno”, per stessa ammissione del maestro Vincenzo Tiri, che da Acerenza è partito più di vent’anni fa per conoscere i segreti dai grandi lievitisti di tutta Italia, e per costruire la sua idea di panettone, andando controcorrente, contro tutti, anche contro la famiglia. Perché la Basilicata “non è certo terra di panettoni”. È grazie agli anni di studio che Vincenzo aggiunge alle due classiche fasi di impasto, una terza, che rende il prodotto più soffice, digeribile e che aprirà la strada, oltre che alla sua versione del Panettone tradizionale, a prodotti come l’Ovettone, il Tiri-misù, le Tiri-voglie e tutti gli altri prodotti grazie ai quali oggi la pasticceria Tiri è diventata una vera e propria meta di pellegrinaggio.
Tanti i riconoscimenti ricevuti, tra cui: 1° Classificato – 50 Top Italy Pasticcerie – Miglior Panettone Artigianale 2022; 1° Classificato – Scatti di Gusto – Miglior Panettone Artigianale 2021; 1° Classificato – La Repubblica – Miglior Panettone Artigianale 2021 – Premio Migliori Pasticceri del Mondo secondo Iginio Massari.
Una storia di famiglia, di estro e soprattutto di incrollabile perseveranza.