Gino Fabbri scopre la sua passione per i dolci nella pasticceria del paese di nascita, dove inizia a lavorare fin da adolescente.
Dopo anni di gavetta, decide di aprire la sua pasticceria insieme alla moglie Morena: nel 1982 nasce così "La Caramella".
Tutt’altro che un punto di arrivo, questa nuova realtà si rivela anzi uno stimolante punto di partenza per la sua carriera. Frequenta i corsi di alcuni grandi maestri pasticceri italiani e lentamente inizia a far conoscere ai suoi clienti l’arte della pasticceria della tradizione lavorando con materie prime eccellenti e proprie del territorio italiano.
Nel 1996 entra a far parte dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani, prestigiosa associazione di cui è stato eletto Presidente nel 2011 e che riunisce i migliori pasticceri italiani uniti dalla voglia di promuovere qualità e professionalità nella tradizione pasticciera italiana.
Partecipa a diversi concorsi, tra i quali riveste un’importanza particolare il concorso per la “Torta del Giubileo del 2000” in cui arriva al primo posto e grazie al quale ha potuto incontrare Papa Giovanni Paolo II.
Nel 2009 è stato eletto dai suoi colleghi Pasticcere dell’anno, prestigioso riconoscimento per la sua professionalità e la costante ricerca della qualità nella produzione e per la sua capacità di diffondere le sue conoscenze senza riserve.
Nel 2015 Sigep Rimini lo premia riconoscendogli un ringraziamento speciale come padre della pasticceria italiana, capace di promuovere l’arte dolciaria nel mondo.
Sempre nel 2015, in qualità di Presidente del Club de la Coupe du Monde de la Patisserie, accompagna la squadra italiana composta da Emmanuele Forcone, Francesco Boccia e Fabrizio Donatone a Lione conquistando la medaglia d’oro e riportando quindi in Italia la Coppa dopo 18 anni.