"Mi piace sperimentare, ma credo anche che non ci sia nulla di nuovo sotto il sole". "Reinvento e reinterpreto ricette tradizionali". "La perfezione non esiste; ma esistono le ricette straordinarie". Tre frasi che riassumono il pensiero di Sergio Mei da Santadi (Cagliari), classe 1952, dal 1994 executive chef dell'hotel Four Seasons di Milano. E' l'approdo ultimo di una serie di grandi catene alberghiere, prima al lavoro al Grand Hotel Helio Cabala di Roma, ai fornelli dei Ciga Hotels in Sardegna e a Milano e Da Rolando, ancora a Milano.
Ha sempre dichiarato di preferire "le materie prime povere al foie gras, il caviale e l'aragosta". Un approccio umile che deve al padre, intagliatore di legno, eredità boschiva presente ancora oggi nel nostro cuoco, appassionato di piante, frutti di bosco, erbe. Con un'esperienza a 360° (prima di finire in cucina, ha lavorato come panettiere e steward), ha imparato il significato di cucina italiana al Ciga. Per Four Seasons ha lavorato negli stabilimenti di Praga, Miami, Chicago e Canary Wharf, per dirne solo una parte.